Regime speciale IVA per l’editoria

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Il settore dell’editoria è soggetto ad un regime speciale IVA regolato normativamente dall’art. 74 comma 1, lett. C del D.P.R. 633/1972 e dal Decreto del Ministero delle Finanze del 9 aprile 1993.

Tale regime viene definito “monofase” in quanto l’IVA, calcolata con aliquota del 4%, sulle cessioni di giornali quotidiani, periodici, libri e cataloghi è dovuta solo dagli editori ovvero i soggetti che si assumono il rischio della realizzazione dell’opera e sfruttano economicamente la sua commercializzazione, non venendo applicata l’imposta, con il meccanismo della rivalsa e detrazione, nei passaggi successivi.

L’IVA viene applicata sulla base del prezzo di copertina della pubblicazione (prezzo di vendita al pubblico) sulla base del metodo scelto dall’editore:

  • numero delle copie consegnate o spedite;
  • numero delle copie effettivamente vendute.

Con il primo metodo (numero delle copie consegnate o vendute), l’imposta è dovuta in relazione al numero delle copie consegnate o spedite, diminuito di una percentuale di forfetizzazione della resa in caso di cessioni:

  • di libri (70% di resa);
  • di quotidiani e periodici diversi dai pornografici e da quelli ceduti unitamente a beni diversi dai supporti integrativi (80% di resa);
  • di libri (dall’1 gennaio 2014) per le scuole di ogni ordine e grado e testi universitari ceduti unitamente a supporti integrativi (70% di resa).


La successiva commercializzazione delle pubblicazioni restituite non è imponibile e non richiede la certificazione della cessione con emissione di scontrini, ricevute o fatture fiscali, a meno che le pubblicazioni non vengano riproposte con veste editoriale diversa.

Con il secondo metodo (numero delle copie effettivamente vendute) l’editore è invece tenuto a corrispondere l’imposta in base al venduto per le cessioni di:

  • giornali e periodici pornografici;
  • cataloghi;
  • prodotti editoriali da parte di associazioni dilettantistiche e associazioni senza scopo di lucro che hanno esercitato l’opzione per avvalersi del regime di favore previsto dalla legge 398/1991, determinando in modo forfettario la detrazione dell’IVA;
  • giornali quotidiani, periodici (anche pornografici) e libri venduti unitamente a beni diversi dai supporti integrativi, ai quali, dall’1 gennaio 2014, si applica l’aliquota propria di ciascuno dei beni venduti.

L’editore, indipendentemente dal metodo di calcolo adottato, dovrà tenere a norma dell’art. 39 DPR 633/1972 (“tenuta e conservazione dei registri e documenti”) un apposito registro degli editori dove annoterà, per ciascun numero di pubblicazione:

  • nel caso dell’adozione del metodo del numero delle copie consegnate o vendute: entro il mese successivo a quello di spedizione o consegna, il numero delle copie consegnate o spedite, il numero delle copie costituenti la resa forfettaria, il prezzo di vendita al pubblico, l’ammontare dei corrispettivi comprensivi di IVA ridotto ella percentuale di forfettizzazione della resa, l’ammontare imponibile complessivo mediante scorporo dell’IVA sui corrispettivi, l’ammontare dell’IVA dovuta;
  • nel caso di adozione del metodo del numero delle copie effettivamente vendute: al momento della consegna della pubblicazione, la data di consegna, la descrizione del fascicolo, le quantità consegnate, la data della restituzione, le quantità restituite, le quantità cedute e il prezzo di copertina e base imponibile.

La fatturazione non è obbligatoria, ma deve essere emessa solo in caso di esportazioni o cessioni intracomunitarie: i documenti emessi, anche facoltativamente, sono esenti dall’imposta di bollo.

Il settore ha subito delle importanti modifiche con le novità introdotte dall’articolo 19, comma 1, lettera a, D.L. 63/2013, oggetto di successivi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate con la Circolare Ministeriale 23/E/2014, in particolare le modifiche principali riguardano:

  • la definizione di “supporto integrativo”;
  • l’applicazione dell’aliquota IVA propria di ciascuno dei beni, diversi dai supporti integrativi, ceduti unitamente ai prodotti editoriali, con prezzo indistinto e in unica confezione;
  • l’applicazione dell’IVA nei modi ordinari se il costo del bene, diverso dal supporto integrativo, ceduto insieme al prodotto editoriale supera il 50% del prezzo di vendita dell’intera confezione;
  • l’abrogazione delle disposizioni per la commercializzazione di libri, quotidiani e periodici, esclusi quelli pornografici, congiuntamente a beni, diversi dai supporti integrativi, funzionalmente connessi.

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