Bonus mobili: caratteristiche e come ottenerlo

post-image
Condividi

La Legge di Bilancio 2021 ha disposto la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2021, della detrazione al 50% per le spese relative all’acquisto di mobili. Vediamo insieme tutte le caratteristiche del bonus mobili e come ottenerlo.

Indice

1. Bonus mobili: tempistiche e caratteristiche
2. Il bonus mobili per la sostituzione della caldaia
3. Interventi edilizi necessari per il “bonus mobili”
4. Esempi di lavori che danno diritto alla detrazione
5. Tipologie di mobili e grandi elettrodomestici agevolati
6.
Modalità di pagamento e documentazione

1. Bonus mobili: tempistiche e caratteristiche

La Legge di Bilancio 2021 ha prorogato fino al 31 dicembre 2021 la possibilità di detrarre al 50% le spese relative all’acquisto di mobili. La novità, rispetto a quanto previsto fino al 31 dicembre 2020 è data dal fatto che, per le spese sostenute nell’anno 2021, l’ammontare di spesa massimo su cui calcolare la detrazione è stato elevato dai precedenti 10.000 euro a 16.000 euro.

Allo scopo di beneficiare dell’agevolazione fiscale in esame, le spese sostenute nell’anno 2021 per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici e gli interventi di recupero del patrimonio edilizio devono essere iniziati dal 1° gennaio 2020.

La norma in esame specifica che, per gli interventi effettuati nel 2020 o per quelli iniziati nel medesimo anno e proseguiti nel 2021, l’ammontare complessivo massimo di 16.000 euro deve essere calcolato al netto delle spese sostenute nell’anno 2020 per le quali si è fruito della detrazione.

Software fatturazione

La detrazione spetta per l’acquisto di:

  • mobili nuovi;
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

Si ricorda, poi, che con la CM 18 settembre 2013, n. 29/E, l’Agenzia delle Entrate, tra l’altro, ha fornito informazioni su modalità di pagamento, diritto alla detrazione, tipologia di mobili interessati ed elettrodomestici.

2. Il bonus mobili per la sostituzione della caldaia

L’Agenzia delle Entrate all’interno della propria rivista online FiscoOggi (https://www.fiscooggi.it/posta/bonus-mobili-6) ha risposto ad un quesito in materia di agevolazione bonus mobili.

Domanda:Ho acquistato dei mobili con bonifico parlante antecedentemente all’acquisto di una caldaia (in sostituzione di quella presente nell’abitazione). Posso comunque usufruire del bonus mobili?”

Risposta:Il bonus mobili ed elettrodomestici spetta ai contribuenti che hanno realizzato determinati interventi di recupero del patrimonio edilizio e usufruiscono della relativa detrazione. La sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento, è riconducibile alla manutenzione straordinaria e, come tale, permette di beneficiare del bonus. Tuttavia, una delle condizioni poste dalla norma per ottenere l’agevolazione è che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i mobili. Nel caso indicato nel quesito, pertanto, il contribuente che ha acquistato e fatto installare la caldaia dopo aver comprato i mobili destinati all’arredo dell’abitazione non potrà usufruire del bonus.

Va da sé che, in base a quanto contenuto nella risposta più sopra riportata, risulta possibile beneficiare dell’agevolazione bonus mobili anche in presenza di sostituzione della caldaia sempre che la data di sostituzione della caldaia sia precedente all’acquisto dei mobili oggetto di “bonus mobili”.

3. Interventi edilizi necessari per il “bonus mobili”

Al fine di poter beneficiare della detrazione in esame sono necessari i seguenti interventi edilizi:

  • manutenzione straordinaria (con esclusione della manutenzione ordinaria su singoli appartamenti), restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Tra tali interventi non possono essere compresi gli interventi consistenti nella realizzazione di posti auto o box pertinenziali rispetto all’abitazione di cui all’art. 16-bis, comma 1, lett. d), TUIR;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro sei mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali. L’effettuazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali non consente ai singoli condòmini, che fruiscono pro-quota della relativa detrazione, di acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della propria unità immobiliare ma solo per quelli da destinare all’arredo delle parti comuni come guardiole o appartamento del portiere (circ. min. n. 29/E/2013).

Software fatturazione

4. Esempi di lavori che danno diritto alla detrazione

Vediamo qualche esempio di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto alla detrazione per l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici. In particolare vediamo degli esempi relativi alla manutenzione straordinaria (tra cui rientra la sostituzione della caldaia come affermato da ultimo dall’Agenzia delle Entrate su FiscoOggi), al restauro e risanamento conservativo, e alla ristrutturazione edilizia.

Manutenzione Straordinaria

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
  • costruzione di scale interne;
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.

Restauro e risanamento conservativo

  • adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
  • ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio.

Ristrutturazione edilizia

  • modifica della facciata;
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone;
  • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
  • apertura di nuove porte e finestre;
  • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.

N.B.: non possono costituire presupposto per fruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici gli interventi finalizzati al risparmio energetico, che beneficiano della detrazione del 65%.

5. Tipologie di mobili e grandi elettrodomestici agevolati

N.B.: la circ. min. n. 29/E/2013 ha chiarito che non si può beneficiare dell’agevolazione in esame per l’acquisto di mobili/grandi elettrodomestici usati.

Rientrano nell’agevolazione anche le spese di trasporto e montaggio dei mobili o dei grandi elettrodomestici oggetto di agevolazione fiscale. La circ. min. n. 29/E/2013, a mero titolo esemplificativo, ha chiarito che rientrano nell’agevolazione l’acquisto dei seguenti mobili:

  • letti;
  • armadi e cassettiere;
  • librerie;
  • scrivanie;
  • tavoli e sedie;
  • comodini;
  • divani e poltrone;
  • credenze;
  • materassi;
  • apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile.

Non sono, invece, agevolabili gli acquisti di porte, di pavimentazioni (parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi d’arredo.

In merito all’individuazione dei “grandi elettrodomestici” la citata circ. min. ha affermato che si può fare riferimento all’allegato 1B, D.Lgs. n. 151/2005 tra cui rientrano:

  • frigoriferi e congelatori;
  • lavatrici;
  • asciugatrici;
  • lavastoviglie;
  • apparecchi di cottura;
  • stufe elettriche;
  • piastre riscaldanti elettriche e forni a microonde;
  • apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Nel caso di acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non ne sia ancora previsto l’obbligo.

6. Modalità di pagamento e documentazione

Per poter beneficiare della detrazione non è necessaria la presentazione di alcuna istanza effettuare comunicazioni preventive.

I pagamenti, per l’acquisto dei mobili/grandi elettrodomestici, devono essere effettuati:

  • mediante bonifico bancario o postale che dovranno indicare:
    • la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati;
    • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
    • il numero di partita IVA/codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato
  • carta di credito o di debito: in tal caso la data di pagamento è quella del giorno di utilizzo della carta di credito o di debito da parte del titolare, indicata nella ricevuta telematica di avvenuta transazione, e non il giorno di addebito sul conto corrente del titolare stesso.

Non è possibile, per beneficiare del bonus, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Il contribuente deve conservare, ai fini del bonus in esame la seguente documentazione:

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti; inoltre, la stessa dovrà essere intestata al medesimo soggetto che usufruisce anche del bonus fiscale sulla ristrutturazione dell’immobile. Ai fini della detrazione, lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente e indica natura, qualità e quantità dei beni acquistati, equivale alla fattura. Se manca il codice fiscale, la detrazione è comunque ammessa se in esso è indicata natura, qualità e quantità dei beni acquistati e se esso è riconducibile al contribuente titolare della carta in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo, data e ora) (circ. min. n. 11/E/2014).

SuperBill, il software di fatturazione per la tua attività

Nulla è impossibile con SuperBill

Scopri come è facile gestire le fatture e la tua attività se ci pensa SuperBill.
SuperBill è un software di fatturazione online completo, che ti permette in più di fare molte cose: puoi creare preventivi o DDT e hai sempre sott’occhio l’andamento della tua attività.

Articoli correlati


TAG