Il Quadro RW tardivo entro il 29 gennaio

post-image
Condividi

Il quadro RW del modello Redditi 2017 può essere presentato entro 90 giorni dalla scadenza originaria con una sanzione in misura fissa pari a 258 euro in luogo di quelle ordinarie pari al 3% o 6% degli importi non dichiarati.

Data la proroga generalizzata al 31 ottobre per l’invio del modello Redditi – DPCM del 26 luglio 2017 – i 90 giorni dalla scadenza originaria termineranno il prossimo 29 gennaio 2018.

Sulla questione è intervenuto il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 299737 del 21 dicembre 2017:

A seguito dell’analisi dei dati ricevuti da parte delle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico di informazioni secondo il Common Reporting Standard (CRS), l’Agenzia delle Entrate invierà una comunicazione a specifici contribuenti per i quali sono emerse possibili anomalie dichiarative per l’anno d’imposta 2016, al fine di stimolare il corretto assolvimento degli obblighi di monitoraggio fiscale in relazione alle attività detenute all’estero, anche attraverso il ravvedimento operoso”.

I contribuenti potranno quindi dichiarare tutti gli investimenti detenuti all’estero anche attraverso la compilazione del quadro RW “tardivo”.

Dal 30 gennaio 2018 non sarà più possibile applicare la sanzione fissa e i contribuenti che regolarizzeranno a partire da tale data dovranno pagare le sanzioni proporzionali del 3% o 6% degli importi non dichiarati.

Si segnala che nel caso in cui i contribuenti vogliano regolarizzare anche annualità pregresse, a gennaio 2018 risultano ormai decaduti i quadri RW per il 2011 per i Paesi non paradisiaci ed il quadro relativo al 2006 per i Paesi a fiscalità privilegiata.

Di seguito viene riepilogato il regime sanzionatorio del quadro RW:

Tipo di violazione Importo
Omessa presentazione del quadro RW entro 90 giorni 258 euro
Violazione nella compilazione del quadro RW oltre 90 giorni Dal 3% al 15% degli importi non dichiarati per investimenti in Stati non black list
Dal 6% al 30% degli importi non dichiarati per investimenti in Stati black list

Si tenga presente che è possibile ridurre gli importi sopra indicati per regolarizzare le proprie posizioni applicando la disciplina del ravvedimento operoso.

Articoli correlati


TAG