Forfettari: fattura elettronica per tutti dal 2024

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A partire dal 1° gennaio 2024 tutti i contribuenti in regime forfettario saranno obbligati ad emettere fattura esclusivamente in formato elettronico. È quindi necessario farsi trovare pronti in vista della scadenza.

Indice

1. I nuovi obblighi per i forfettari dal 2024
2. L’accesso ai servizi dell’Agenzia delle Entrate
3. Delega per l’accesso ai servizi di fatturazione elettronica

1. I nuovi obblighi per i forfettari dal 2024

Secondo quanto disposto dal D.L. 30 aprile 2022, n. 36, art. 18, intervenuto in modifica all’art. 1, comma 3, del D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 127, i contribuenti in regime forfettario, dapprima esonerati, sono stati attratti negli obblighi del fisco elettronico:

  • a partire dal 1° luglio 2022, nel caso in cui avessero conseguito ricavi o compensi superiori a 25.000 euro nell’esercizio 2021;
  • dal 1° gennaio 2024, in tutti gli altri casi.

È quindi necessario farsi trovare pronti in vista della scadenza, sia per quanto riguarda la possibilità di emettere fattura in formato elettronico, sia per quanto riguarda tutti gli altri obblighi correlati alla gestione del fisco elettronico.

A partire dal 1° gennaio 2024, tutti i contribuenti in regime forfettario, così come i contribuenti in regime di vantaggio, dovranno:

  • emettere fattura esclusivamente in formato elettronico;
  • essere in grado di ricevere e consultare integralmente le fatture elettroniche loro destinate (consultazione);
  • porre in essere gli obblighi di conservazione a norma CAD (conservazione), entro tre mesi dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi

Attenzione – Indipendentemente dalla soluzione tecnica adottata, è in ogni caso importante che il contribuente abbia accesso alla propria area riservata della piattaforma Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, direttamente o per il tramite di un soggetto delegato.

 

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2. L’accesso ai servizi dell’Agenzia delle Entrate

Per poter accedere ai servizi dell’Agenzia delle Entrate, ivi inclusa la piattaforma Fatture e Corrispettivi, il contribuente deve disporre delle necessarie credenziali di accesso. Tali credenziali consistono in:

  • Codici di accesso all’Agenzia delle Entrate (fisconline – Entratel);
  • Carta di identità elettronica (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • SPID almeno di secondo livello.

Laddove il contribuente disponga di almeno una delle summenzionate chiavi di autenticazione, lo stesso sarà in grado di accedere alla propria area riservata, tramite la quale è anche possibile conferire delega di accesso ai diversi servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate al proprio consulente di fiducia, operando direttamente tramite i servizi web presenti nell’area riservata.

È tuttavia possibile che il contribuente non disponga di alcuna delle menzionate credenziali, nel qual caso è comunque possibile conferire delega di accesso ai servizi al proprio consulente di fiducia, mediante la procedura di seguito richiamata.

3. Delega per l’accesso ai servizi di fatturazione elettronica

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 373040 del 17 ottobre 2023, sono state introdotte modifiche al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 291241/2018 del 5 novembre 2018, al fine di agevolare il conferimento delle deleghe per l’accesso ai servizi di fatturazione elettronica da parte dei contribuenti in regime forfettario o di vantaggio.

Modello di conferimento/revoca della delega

Al fine di conferire delega, il contribuente dovrà compilare e sottoscrivere, allegando un documento di identità, l’apposito modello di “conferimento/revoca della delega per l’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica” (qui il modello).

Registro delle deleghe

Ad avvenuto conferimento, la delega dovrà essere numerata progressivamente ed annotata (giornalmente) dall’intermediario delegato in un apposito registro.

A mente di quanto previsto dal Provvedimento n. 291241/2018 del 5 novembre 2018, nel registro devono essere riportati i seguenti dati:

  • numero progressivo e data della delega/revoca;
  • codice fiscale e dati anagrafici/denominazione del contribuente delegante;
  • estremi del documento di identità del sottoscrittore della delega/revoca.

Attenzione – Il registro, unitamente alle deleghe ed al documento di riconoscimento del soggetto delegante, deve essere conservato dal soggetto delegato per dieci anni, a disposizione per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Trasmissione della delega all’Agenzia Entrate

Effettuata l’annotazione sull’apposito registro, l’intermediario delegato è poi tenuto a trasmettere la delega all’Agenzia delle Entrate, affinché la stessa venga attivata.

Tale trasmissione può essere effettuata in modalità telematica ricorrendo alle apposite procedure messe a disposizione da parte dell’Agenzia (servizio Comunicazione Deleghe).

Elementi di riscontro

All’atto della trasmissione della delega il soggetto delegato è tenuto a fornire alcuni elementi di riscontro, tratti dai dichiarativi del soggetto delegante.

A tal proposito, con il citato Provvedimento n. 373040 del 17 ottobre 2023 sono stati aggiornati gli elementi di riscontro.

In prima istanza, infatti, tali elementi di riscontro potevano essere tratti solo dalla dichiarazione IVA, cui i contribuenti in regime forfettario e di vantaggio non sono tenuti.

Ora è invece possibile fornire dati di riscontro anche per quanto riguarda tali regimi agevolati. È stata infatti introdotta la possibilità di indicare:

  • l’importo del reddito lordo complessivo e l’importo corrispondente al reddito soggetto ad imposta sostitutiva indicati nel quadro LM;
  • l’importo corrispondente al reddito complessivo.

Attenzione – Le informazioni richieste devono essere tratte dalla dichiarazione dei redditi presentata da ciascun soggetto delegante nell’anno solare antecedente a quello di conferimento/revoca della delega.

Laddove non sia disponibile nemmeno la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, la delega può essere presentata presso un qualsiasi ufficio territoriale AdE, previa compilazione nel modello di delega della specifica sezione “procura speciale”.

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