Certificazione Unica: arriva il prelievo massivo

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Con un recente provvedimento, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto una significativa semplificazione operativa per gli intermediari fiscali, autorizzando l’acquisizione massiva delle Certificazioni Uniche (CU) presenti nel Cassetto Fiscale dei contribuenti delegati. La nuova funzionalità sarà certamente di aiuto nello snellimento delle tempistiche di reperimento della documentazione necessaria alla corretta predisposizione delle dichiarazioni dei redditi.

Indice

1. CU: adempimenti e regime sanzionatorio
2. La nuova funzione di acquisizione massiva
3. Le modalità tecniche della richiesta
4. Gestione delle ricevute e disponibilità dei dati
5. Trasparenza e controlli per il contribuente

1. CU: adempimenti e regime sanzionatorio

L’adempimento legato alla Certificazione Unica si articola su una sorta di doppio binario, caratterizzato da obblighi e regimi sanzionatori distinti. Da un lato, la normativa impone ai sostituti d’imposta la consegna della certificazione al soggetto percipiente (il contribuente). Tale obbligo, disciplinato dall’art. 4, comma 6-quater, del D.P.R. 322/1998, prevede come termine ordinario il 16 marzo dell’anno successivo a quello di corresponsione delle somme, senza tuttavia prevedere sanzioni in caso di omissione o ritardo (che, peraltro, non potrebbero essere verificati in quanto la consegna può anche essere effettuata a mani senza particolari formalità e senza che possa esserne certificata con certezza la data).

Dall’altro lato, esiste l’obbligo di trasmissione telematica delle medesime certificazioni all’Agenzia delle Entrate, disciplinato dal successivo comma 6-quinquies del citato D.P.R. 322/1998. Questo adempimento, a differenza di quello afferente alla consegna della CU, è invece verificabile in modo puntuale e assistito da un regime sanzionatorio specifico. La norma, infatti, prevede l’applicazione di una sanzione pari a 100 euro per ogni certificazione omessa, tardiva o errata, con un limite massimo di 50.000 euro per sostituto d’imposta.

Per quanto sopra, l’omessa o tardiva consegna della certificazione al percipiente, a differenza della trasmissione telematica dello stesso, risulta essere spesso ignorata da parte dei sostituti d’imposta; da ciò discende, a valle, l’emergere di una criticità operativa all’atto della predisposizione dei dichiarativi. La disponibilità e la verifica delle CU dei percipienti è infatti un passaggio essenziale, che spesso si scontra con l’assenza della disponibilità della documentazione: le CU sono state predisposte e trasmesse, ma non sono state consegnate ai percipienti. Questi ultimi, pertanto, si trovano frequentemente nella condizione di non disporre della totalità delle certificazioni.

L’unica soluzione per ottenere un quadro reddituale e delle ritenute subite completo consiste, pertanto, nell’accedere al Cassetto Fiscale del contribuente stesso (accesso diretto o per il tramite di un intermediario delegato), al fine di effettuare lo scaricamento dei file che, a seguito dell’avvenuta trasmissione da parte dei sostituti di imposta, sono stati messi a disposizione del contribuente percipiente le somme assoggettate a certificazione.

Fino ad oggi, tuttavia, questa procedura obbligava i contribuenti e gli intermediari delegati a un’operazione spesso estremamente dispendiosa in termini di tempo: il prelievo delle singole certificazioni, infatti, doveva avvenire in modo puntuale, CU per CU.

2. La nuova funzione di acquisizione massiva

Con il Provvedimento n. 390142/2025 del 20 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate introduce, finalmente, la soluzione a questa criticità. Emanato in attuazione dell’art. 23 del D.Lgs. 8 gennaio 2024, n. 1, sul rafforzamento dei contenuti conoscitivi del cassetto fiscale, il documento definisce le modalità tecniche e amministrative che consentono agli intermediari abilitati di richiedere e acquisire, anche massivamente, i dati delle Certificazioni Uniche.

I soggetti autorizzati a utilizzare questa nuova funzionalità sono gli intermediari incaricati della trasmissione telematica ai sensi dell’art. 3, comma 3, del D.P.R. 322/1998 (come CAF e professionisti abilitati).

Attenzione – La condizione imprescindibile per l’acquisizione dei dati è il possesso di una delega attiva alla consultazione del Cassetto Fiscale del soggetto titolare della CU. Il sistema verificherà che tale delega risulti valida e attiva alla data esatta in cui il file di richiesta viene acquisito dall’Agenzia.

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3. Le modalità tecniche della richiesta

La procedura individuata dal Provvedimento n. 390142/2025 prevede che gli intermediari trasmettano all’Agenzia delle Entrate un apposito file di richiesta attraverso il servizio telematico Entratel.

Tale file, che dovrà essere predisposto utilizzando l’apposito software che sarà reso disponibile dall’Agenzia o comunque tramite altri strumenti (come quelli resi disponibili dalle software house), purché conformi alle specifiche tecniche allegate al Provvedimento (Allegato A), dovrà contenere specifiche informazioni. Oltre al codice fiscale dell’intermediario che effettua l’invio, il file dovrà includere l’elenco dei codici fiscali dei contribuenti per i quali si richiede lo scarico delle CU e il relativo anno d’imposta di riferimento.

Osserva – Sarà quindi possibile, per gli intermediari, non solo richiedere massivamente tutte le CU afferenti ad un determinato contribuente, ma anche includere nella medesima richiesta il rilascio delle CU ricevute da più contribuenti assistiti. La condizione, come si è detto, è quella che l’intermediario risulti delegato all’accesso fiscale.

Prima della trasmissione, il file dovrà essere verificato tramite l’apposito software di controllo fornito dall’Agenzia.

Il Provvedimento stabilisce una fase di avvio sperimentale per la nuova funzionalità. Per il primo anno, il servizio di scarico massivo sarà disponibile esclusivamente per le CU 2025, relative all’anno d’imposta 2024 (invero fuori tempo massimo per il modello Redditi 2025 in scadenza di trasmissione telematica il 31 ottobre 2025). Le nuove funzionalità saranno messe a disposizione, e la data esatta di disponibilità sarà resa nota tramite un apposito avviso pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

4. Gestione delle ricevute e disponibilità dei dati

Il processo di richiesta e ottenimento dei dati è scandito da modalità che non si discostano da quelle utilizzate normalmente nella richiesta di messa a disposizione di dati presenti negli archivi dell’Agenzia delle Entrate.

  • A fronte della ricezione del file di richiesta, il sistema telematico assegnerà un protocollo e fornirà un primo esito di avvenuta o mancata acquisizione.
  • Successivamente, entro tre giorni dall’acquisizione, il sistema renderà disponibile nella sezione “Ricevute” dell’area riservata dell’intermediario un file di ricevuta dettagliato. Questa ricevuta riporterà l’esito dei controlli operati su ciascuna posizione, con particolare riferimento alla verifica della delega al Cassetto Fiscale.
  • Per tutte le posizioni che hanno superato i controlli, verrà predisposto un file di risposta contenente i dati delle CU richieste. Tale file sarà reso disponibile nell’area riservata dell’intermediario entro cinque giorni dalla data della richiesta, secondo le specifiche tecniche dell’Allegato B al Provvedimento.

Attenzione Non appena ricevuto il file contenente i dati dalle CU, l’intermediario dovrà affrettarsi ad effettuarne lo scaricamento. Infatti, tali file resteranno disponibili per il download nell’area riservata dell’intermediario per un periodo di tempo limitato, pari a dieci giorni dalla data di pubblicazione.

Il meccanismo è quindi simile a quello di prelievo dati delle “informazioni ulteriori ISA”: anche in questo caso, infatti, le informazioni vengono lasciate nella disponibilità degli intermediari solo per un tempo limitato, nello specifico 20 giorni contro i 10 previsti per i dati delle CU.

Attenzione – Se l’intermediario dimentica di effettuare il download dei dati in tempo utile, occorrerà presentare una nuova richiesta.

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5. Trasparenza e controlli per il contribuente

Il nuovo servizio è stato implementato bilanciando l’esigenza di semplificazione per gli intermediari con quella di trasparenza e sicurezza per il contribuente.

Il contribuente, infatti, potrà visualizzare direttamente nel proprio Cassetto Fiscale l’elenco completo dei soggetti (intermediari) ai quali sono stati resi disponibili i dati delle proprie Certificazioni Uniche a seguito di una richiesta massiva.

Inoltre, il contribuente riceverà una notifica informativa relativa all’avvenuta richiesta di acquisizione dei suoi dati tramite il punto di accesso telematico previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, ovvero l’App IO.

L’Agenzia delle Entrate, infine, garantirà la sicurezza del sistema tramite il tracciamento di tutti gli accessi effettuati dagli intermediari, monitorando tempi e tipologia di operazioni svolte.

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