Nuovo servizio web per l’integrazione del CUP nelle fatture elettroniche
Più facile rettificare l’indicazione del Codice Unico di Progetto nelle fatture elettroniche emesse a fronte di acquisti incentivati. L’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento n. 563301 del 10 dicembre 2025, ha istituito un nuovo servizio web che consentirà l’integrazione del CUP ex post. Tramite tale strumento, cessionari e committenti potranno sanare omissioni o errori relativi al CUP direttamente sulla piattaforma “Fatture e Corrispettivi”, senza dover ricorrere alla richiesta di emissione di nota di credito e nuova emissione della fattura elettronica.
Indice
1. Premessa: obbligatorietà del CUP
2. Le criticità nella gestione del CUP e le novità in via di introduzione
3. Le nuove funzionalità di integrazione e variazione del CUP
4. Quali soggetti potranno utilizzare il nuovo servizio di correzione ed integrazione CUP
5. La nuova funzione di consultazione e monitoraggio del CUP
6. Profili privacy
7. Quando sarà materialmente disponibile il servizio
1. Premessa: obbligatorietà del CUP
La corretta gestione dei fondi pubblici, con particolare riferimento a quelli legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e al Piano Nazionale degli Investimenti Complementari (PNC), impone stringenti obblighi di monitoraggio e tracciabilità.
In tale contesto, il Codice Unico di Progetto (CUP), di cui all’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3, assume un ruolo centrale, quale elemento identificativo univoco dell’investimento pubblico.
Con l’art. 5, commi 6, 7 e 8, del D.L. 24 febbraio 2023, n. 13, è stato previsto – per le operazioni effettuate a partire dal 1° giugno 2023 – l’obbligo di inserimento del CUP nelle fatture emesse relative all’acquisto di beni e servizi oggetto di incentivi pubblici erogati a qualunque titolo e in qualunque forma da una Pubblica Amministrazione, anche per il tramite di soggetti terzi.
2. Le criticità nella gestione del CUP e le novità in via di introduzione
Fino all’emanazione delle novità introdotte con il provvedimento qui in esame, la gestione di eventuali errori o dimenticanze nell’indicazione del CUP sulla fattura elettronica risultava particolarmente complessa. Non era infatti possibile procedere ad integrazione o variazione della fattura originaria; di conseguenza, l’unica soluzione percorribile era quella di richiedere al fornitore l’emissione di nota di credito a fronte dell’originaria fattura incompleta o errata, e di una nuova fattura corretta.
Con il Provvedimento n. 563301 del 10 dicembre 2025, l’Amministrazione Finanziaria ha finalmente risolto la problematica sovra descritta, introducendo una nuova modalità di integrazione della fattura, che consente di intervenire “a valle”, in modifica al documento originario.
Nello specifico, ciò avverrà per il tramite di uno specifico servizio web che sarà messo a disposizione nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate (portale “Fatture e Corrispettivi”), il cui effettivo rilascio verrà annunciato sul sito dell’Agenzia stessa.
3. Le nuove funzionalità di integrazione e variazione del CUP
Quando il servizio sarà reso effettivamente disponibile, sarà direttamente il cessionario/committente ad intervenire in integrazione o modifica alla fattura ricevuta dal proprio fornitore.
Nello specifico sarà possibile:
- integrare la fattura elettronica trasmessa al Sistema di Interscambio (SdI) con il CUP relativo alla spesa oggetto di incentivo, qualora tale dato non sia stato riportato all’atto dell’emissione della e-fattura;
- correggere il dato qualora il CUP sia stato riportato in modo errato nel file XML originario.
Questa soluzione tecnica consentirà di garantire il rispetto delle disposizioni in materia di tracciabilità della spesa pubblica, al tempo stesso evitando inutili passaggi documentali.
In conformità all’ambito temporale di applicazione della norma (art. 5 D.L. 13/2023), il servizio di integrazione / correzione del CUP consentirà di intervenire sulle fatture aventi data operazione successiva al 31 maggio 2023.
4. Quali soggetti potranno utilizzare il nuovo servizio di correzione ed integrazione CUP
Il servizio web che consentirà la correzione e l’integrazione del CUP sarà messo a disposizione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate e potrà essere utilizzato:
- direttamente dal contribuente (dotato di credenziali per l’accesso) che ha ricevuto la fattura afferente all’acquisto oggetto di incentivo pubblico;
- dall’intermediario (ex art. 3, comma 3, del D.P.R. 322/1998) delegato dal contribuente alla “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici”.
OSSERVA – Si osservi che è necessaria la specifica delega al servizio di Consultazione, in assenza della quale l’intermediario, anche se in possesso di altre tipologie di delega (ad esempio quella per l’accesso al Cassetto Fiscale) non sarà in grado di operare.
5. La nuova funzione di consultazione e monitoraggio del CUP
Oltre alla funzione di integrazione e correzione, il servizio web consentirà anche di avere accesso a funzioni di consultazione.
Il cessionario/committente e l’intermediario delegato potranno visualizzare l’elenco dei CUP presenti nelle fatture elettroniche ricevute. Il sistema permetterà di distinguere la fonte del dato, evidenziando se il CUP è stato inserito dal fornitore al momento dell’emissione della fattura o se è stato oggetto di integrazione successiva tramite il servizio web.
La funzione risulta particolarmente utile nell’ottica della rendicontazione dei progetti oggetto di sostegno pubblico.
6. Profili privacy
Sotto il profilo del trattamento dei dati – che includono le informazioni relative alle fatture e ai codici CUP integrati – il Provvedimento specifica che gli stessi sono memorizzati nei sistemi informativi dell’Anagrafe Tributaria e conservati nel rispetto del principio di “limitazione della conservazione” (art. 5, par. 1, lett. e) del GDPR), ovvero per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle finalità di monitoraggio e controllo fiscale.
7. Quando sarà materialmente disponibile il servizio
Il Provvedimento n. 563301/2025 ha delineato le caratteristiche del nuovo servizio che, come detto, non è tuttavia ancora materialmente disponibile.
La data di effettiva messa a disposizione del servizio web sarà comunicata con un successivo avviso pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Fino a tale comunicazione, le modalità di integrazione restano disciplinate dalle procedure correnti, nella consapevolezza, tuttavia, che le nuove funzionalità consentiranno di intervenire su tutte le fatture ricevute dal mese di giugno 2023 che presentano carenze informative o errori sul CUP. Di conseguenza, con l’auspicio che il servizio venga messo rapidamente a disposizione, non resta che attendere.
