Saldo IVA 2024: scadenze, rateizzazione e sanzioni

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Il saldo IVA per l’anno d’imposta 2024 deve essere versato entro il 17 marzo 2025, poiché il termine ordinario del 16 marzo cade di domenica. Riepiloghiamo i termini e le modalità di versamento, ricordando che è possibile effettuare il saldo in un’unica soluzione oppure optare per il pagamento differito o la rateizzazione.

Indice

1. Scadenze e opzioni di versamento
2. Modalità di versamento
3. Calcolo del saldo IVA 2024
4. Interessi sulla rateizzazione
5. Sanzioni e ravvedimento operoso
6. Osservazioni conclusive

1. Scadenze e opzioni di versamento

Il saldo IVA può essere versato seguendo le seguenti opzioni:

Scadenza

Condizioni

Maggiorazione

17 marzo 2025

Termine ordinario

Nessuna

30 giugno 2025 Differimento senza rateizzazione

+1,6%

30 luglio 2025 Ulteriore differimento

+2,0064%

 

Se si sceglie il pagamento differito, occorre applicare una maggiorazione dello 0,4% per ogni mese o frazione di mese a partire dal 18 marzo 2025.

2. Modalità di versamento

Versamento in un’unica soluzione

Il saldo IVA può essere versato con il modello F24, compilando la sezione “Erario” come segue:

  • Codice tributo: 6099 (versamento IVA annuale);
  • Rateazione: 0101 (indica la prima e unica rata);
  • Anno di riferimento: 2024;
  • Importi a debito versati: importo dell’IVA dovuta.

Rateizzazione del saldo IVA

Se il contribuente sceglie la rateizzazione, può suddividere l’importo in massimo 10 rate mensili di pari importo, compilando il modello F24 con:

  • Codice tributo: 6099;
  • Rateazione: indicare la rata (ad esempio, 0110 per la prima di dieci rate);
  • Anno di riferimento: 2024;
  • Codice tributo interessi: 1668 (per gli interessi sulle rate successive alla prima).

Scadenze per la rateizzazione

Scadenza della prima rata

Numero massimo di rate

17 marzo 2025

10

30 giugno 2025

7

30 luglio 2025

6

Le rate successive devono essere versate entro il 16 di ogni mese.

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3. Calcolo del saldo IVA 2024

Il saldo IVA viene determinato sulla base della liquidazione IVA annuale contenuta nella dichiarazione IVA 2025.

Situazione

Descrizione

Saldo IVA a debito L’IVA a debito supera quella detraibile (quadro VL).
Saldo IVA pari a zero L’IVA a debito è uguale a quella detraibile.

 

Componenti del saldo IVA:

  • IVA a debito: derivante dalle operazioni attive e dalle operazioni in reverse charge (quadro VE e VJ);
  • IVA detraibile: riportata nel quadro VF della dichiarazione IVA;
  • Eventuali compensazioni e crediti d’imposta utilizzati durante l’anno.

 

4. Interessi sulla rateizzazione

Se si opta per la rateizzazione, è necessario applicare interessi dello 0,33% mensile, oltre alle maggiorazioni per il differimento del saldo.

Esempio di rateizzazione dal 17 marzo 2025

Rata

Scadenza Interessi
1 17 marzo 2025 0%
2 16 aprile 2025 0,32%
3 16 maggio 2025 0,65%
4 16 giugno 2025 0,98%
5 16 luglio 2025 1,31%
6 20 agosto 2025 1,64%
7 16 settembre 2025 1,97%
8 16 ottobre 2025 2,30%
9 17 novembre 2025 2,63%
10 16 dicembre 2025

2,96%

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5. Sanzioni e ravvedimento operoso

In caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento del saldo IVA, la sanzione amministrativa è pari al 25% dell’importo non versato per violazioni commesse dal 1° settembre 2024 (art. 13, D.Lgs. 471/1997), mentre per errori precedenti rimane al 30%.

Per regolarizzare la posizione e ridurre le sanzioni, il contribuente può usufruire del ravvedimento operoso, che prevede:

  • versamento spontaneo dell’imposta omessa;
  • pagamento della sanzione ridotta, calcolata in base al ritardo;
  • interessi legali sul ritardo (pari al 2% annuo per il 2025).

6. Osservazioni conclusive

Il versamento del saldo IVA 2024 richiede un’attenta valutazione delle opzioni disponibili. La scelta tra pagamento immediato, differito o rateizzato dipende dalle esigenze di liquidità dell’impresa. È fondamentale rispettare le scadenze e applicare correttamente le maggiorazioni e gli interessi in caso di rateizzazione. Infine, in caso di ritardo, il ravvedimento operoso consente di sanare eventuali violazioni con sanzioni ridotte.

Le aziende e i professionisti devono quindi pianificare con attenzione il versamento del saldo IVA per evitare sanzioni e ottimizzare la gestione finanziaria del tributo dovuto.

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