Precompilata IVA rinviata al 2021
Il D.L. n. 34 del 2020, nel modificare il comma 1 dell’art. 4 del D.Lgs. n. 127/2015, ha disposto che l’avvio sperimentale del processo per la predisposizione delle bozze dei documenti IVA venga rimandato alle operazioni IVA effettuate dal 1º gennaio 2021.
Tale modifica si è resa necessaria in considerazione delle difficoltà che la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19 comporterà sia nel ritardare l’adozione del nuovo tracciato della fattura elettronica, sia nel rallentare l’adeguamento all’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi da parte degli esercenti con volume d’affari inferiore a 400.000 Euro.
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Quali sono i documenti che saranno elaborati
Il servizio di cui si parla e che partirà quindi dal 1º gennaio 2021 riguarda la messa a disposizione dei soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia, in un’apposita area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, di:
- registri IVA acquisti;
- registri IVA vendite;
- liquidazione periodica IVA;
- dichiarazione IVA annuale.
Le disposizioni necessarie per l’attuazione di tale servizio saranno stabilite con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate (art. 4, comma 3 del D.Lgs. n. 127 del 2015).
Si tenga presente che la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di poter offrire tale servizio si è resa possibile grazie a due fattori. Il primo è che l’Agenzia ora può disporre di ampi volumi di dati IVA, sia quelli legati alla fatturazione elettronica sia quelli legati alla trasmissione dei corrispettivi. Infatti, grazie a questo, la stessa può mettere i contribuenti nelle condizioni di ricevere i registri IVA disponibili in linea sulla base dei dati acquisiti.
Il secondo fattore riguarda il fatto che saranno messe a disposizione dei contribuenti anche le bozze delle dichiarazioni periodiche e della dichiarazione IVA, permettendo agli stessi di effettuare le modifiche a tali documenti alla stregua di quanto avviene adesso per la dichiarazione dei redditi precompilata.