Acconto IVA 2025: alla cassa entro il 29 dicembre 2025

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Con l’approssimarsi del termine ultimo per il versamento dell’acconto IVA – che quest’anno cade il 29 dicembre 2025, considerato che il 27 cade di sabato – è importante rammentare le novità e le particolarità che regolano questo importante adempimento fiscale.

Indice

1. Cos’è l’acconto IVA e come si calcola
2. Cosa cambia nel 2025
3. Le tre modalità di calcolo a confronto
4. Casistiche particolari
5. Esempi pratici
6. Cosa fare in caso di errori

1. Cos’è l’acconto IVA e come si calcola

L’acconto IVA è un versamento anticipato che riguarda i soggetti passivi IVA con liquidazioni periodiche mensili o trimestrali.

Esso rappresenta una delle ultime scadenze fiscali dell’anno e si calcola su base storica, previsionale o analitica, lasciando al contribuente la scelta del metodo più vantaggioso.

2. Cosa cambia nel 2025

La normativa consente ai contribuenti di scegliere tra tre metodi di calcolo:

  1. metodo storico: versamento pari all’88% dell’IVA dovuta per il periodo corrispondente dell’anno precedente;
  2. metodo previsionale: versamento dell’88% dell’IVA che si stima sarà dovuta per il periodo di riferimento;
  3. metodo analitico: calcolo basato sulle operazioni effettive registrate fino al 20 dicembre.

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Obblighi di pagamento

L’acconto è dovuto solo se l’importo supera 103,29 euro.

Non è richiesto per i contribuenti esonerati, come ad esempio i produttori agricoli in regime speciale o le associazioni sportive dilettantistiche in regime forfettario.

Codici tributo

I versamenti devono essere effettuati tramite modello F24 utilizzando i codici:

  • 6013 per i contribuenti mensili;
  • 6035 per i contribuenti trimestrali.

Sanzioni aggiornate

NOVITÀ – Dal 1° settembre 2025, la sanzione per mancato o insufficiente versamento è fissata al 25% (rispetto alla precedente sanzione del 30%) dell’imposta non versata.

3. Le tre modalità di calcolo a confronto

Metodo previsionale 88% del “dato previsionale”, cioè di quanto si prevede di dovere versare con l’ultima liquidazione periodica (mensile ovvero trimestrale) dell’anno 2025.

Il rischio che scaturisce dall’applicazione di tale metodo è quello di applicazione delle sanzioni per versamento insufficiente, qualora la liquidazione definitiva evidenzi un saldo a debito eccedente rispetto alla previsione.

Metodo storico 88% del “dato storico”, cioè di quanto versato in base all’ultima liquidazione periodica dell’anno precedente (anno 2024).

Tale metodo di calcolo è quello che generalmente viene utilizzato dai contribuenti data l’estrema semplicità di calcolo, che non richiede alcun tipo di valutazione da parte del contribuente stesso.

Metodo analitico 100% del “dato effettivo”, cioè l’intero importo che risulta dalla particolare liquidazione dell’imposta al 20 dicembre 2025 (da eseguirsi ai sensi dell’art. 3 del D.L. n. 477/1993, convertito nella Legge n. 55 del 26 gennaio 1994, disposizione ora contenuta nell’art. 6, comma 3-bis, della legge n. 405/1990 a seguito delle modificazioni apportate dall’art. 3 del D.L. 28 giugno 1995, n. 250 convertito con modificazioni dalla Legge 8 agosto 1995, n. 349).

Operazioni per la liquidazione IVA al 20 dicembre 2025
Tipologia di liquidazione IVA del soggetto passivo d’imposta Operazioni attive Operazioni passive
Liquidazione IVA mensile Operazioni effettuate nel periodo 1° dicembre 2025 – 20 dicembre 2025 Operazioni registrate nel periodo 1° dicembre 2025 – 20 dicembre 2025
Liquidazione IVA trimestrale Operazioni effettuate nel periodo 1 ottobre 2025 – 20 dicembre 2025 Operazioni registrate nel periodo 1 ottobre 2025 – 20 dicembre 2025

 

4. Casistiche particolari

Cambiamento di regime

  • Da trimestrale a mensile: il calcolo si basa su un terzo del saldo IVA dell’anno precedente.
  • Da mensile a trimestrale: si sommano i versamenti degli ultimi tre mesi del 2024.

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Fusioni e scissioni

Per le società fusioni o incorporate, l’acconto dipende dalle operazioni storiche o previsionali delle società coinvolte.

Attività miste

Per i contribuenti con attività separate (ad esempio vendita all’ingrosso e al minuto), l’acconto viene calcolato su base aggregata.

5. Esempi pratici

  • Contribuente mensile:
    • Acconto versato nel 2024: 5.000 €
    • Saldo IVA dicembre 2024: 6.000 €
    • Acconto 2025: 9.680 € (11.000 * 88%)
  • Contribuente trimestrale:
    • Acconto versato nel 2024: 4.000 €
    • Saldo IVA IV trimestre 2024: 5.050 €
    • Acconto 2025: 7.920 € (9.000 * 88%)

6. Cosa fare in caso di errori

Se l’acconto è insufficiente o omesso, è possibile avvalersi del ravvedimento operoso, che permette di ridurre le sanzioni in base alla tempestività della regolarizzazione.

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