Concordato 2025-2026: formulazione della proposta, adesione e revoca

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il software “Indici Sintetici di Affidabilità – Il tuo ISA 2025 CPB”, tramite il quale i contribuenti potranno valutare il proprio ISA, assumere decisioni in merito ad un eventuale adeguamento spontaneo, nonché imputare i valori rilevanti ai fini del CPB sotto il profilo reddituale ed IRAP, al fine di ottenere la proposta di concordato per il biennio 2025-2026.
Le modalità di formulazione della proposta sono state definite dal decreto MEF del 28 aprile 2025. Di seguito vengono esaminati i criteri di elaborazione della proposta, le riduzioni previste per il primo anno di adesione e in caso di eventi straordinari, nonché le novità riguardanti le modalità di adesione e revoca: il modello CPB potrà essere oggetto di invio separato, oppure in allegato al modello Redditi 2025.
Indice
1. Riferimenti normativi e Provvedimenti AdE
2. La proposta di concordato per il biennio 2025-2026
3. La riduzione della proposta per il 2025 in caso di adesione al rialzo rispetto al 2024
4. La riduzione della proposta per il 2025 in presenza di eventi eccezionali
5. Adesione al Concordato Preventivo Biennale e revoca
1. Riferimenti normativi e Provvedimenti AdE
Con decreto MEF del 28 aprile 2025 sono state approvate le modalità di formulazione della proposta di concordato preventivo biennale per il periodo 2025-2026.
Le specifiche tecniche e i relativi controlli per la trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini dell’elaborazione della proposta di concordato sono state approvate con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 195422 /2025 del 24 aprile 2025. Con il medesimo provvedimento sono state altresì stabilite le modalità per l’espressione dell’adesione all’istituto, ed eventuale revoca dell’adesione espressa in precedenza.
2. La proposta di concordato per il biennio 2025-2026
La proposta di concordato per il biennio 2025-2026 è rivolta ai contribuenti che effettivamente applicano gli ISA 2025, anno di imposta 2024.
Ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. n. 13/2024 (decreto CPB), la proposta di concordato deve essere elaborata dall’Agenzia delle Entrate in coerenza con i dati dichiarati dal contribuente e nel rispetto della sua capacità contributiva. A tal fine, il decreto MEF del 28 aprile 2025 ha approvato la metodologia di formulazione della proposta, confermando l’impianto previsto per il biennio precedente. Viene infatti mantenuta la riduzione prevista già lo scorso anno per il primo anno di adesione, a condizione che i valori concordati siano superiori a quelli dichiarati per l’anno antecedente al biennio concordatario (ovvero anno 2024), nonché le riduzioni concesse in presenza di eventi eccezionali occorsi nel 2025, prima dell’adesione.
Alla base della formulazione della proposta per il biennio 2025-2026, elaborata dal motore di calcolo ISA e CPB, vi sono, innanzi tutto, i dati forniti dal contribuente attraverso il modello ISA 2025, tenuto conto anche di eventuali indicatori di anomalia.
Un secondo tassello essenziale è rappresentato dai valori di reddito di impresa o lavoro autonomo e valore della produzione netta IRAP, rettificati in ottica concordato – da indicare ai righi P04 e P05 del modello CPB – ovvero il reddito e il VPN IRAP 2024 “depurati” delle variabili di cui agli artt. 15, 16 e 17 del D.Lgs. n. 13/2024 (plusvalenze, minusvalenze, ecc.).
La proposta tiene altresì conto dei valori attesi a livello settoriale, inclusa la crescita macroeconomica prevista.
3. La riduzione della proposta per il 2025 in caso di adesione al rialzo rispetto al 2024
Per favorire un avvicinamento graduale al concordato, la proposta relativa al primo anno del biennio (2025) è ridotta del 50% dello scostamento tra i valori attesi per il 2025 e valori rilevanti CPB per il 2024.
Laddove, rispetto alle “aspettative” di reddito e VPN IRAP 2025 come risultanti dal motore di calcolo, queste siano superiori agli equivalenti valori del 2024 (righi P04/P05), la proposta per il 2025 viene ridotta, al fine di incentivare l’adesione del contribuente per il tramite di una richiesta, in termini reddituali e IRAP, inferiore.
Esempio:
- Reddito CPB 2024 (rigo P04): euro 70.000
- Reddito atteso 2025 come calcolato dal motore di calcolo prima della riduzione: euro 80.000
- Reddito atteso 2026 come calcolato dal motore di calcolo prima della riduzione: euro 83.000
- Scostamento 2025 vs/2024: euro 10.000
- Riduzione: 50% di euro 10.000 = euro 5.000
- Proposta 2025 (rigo P04 + 50% scostamento) = euro 70.000 + euro 5.000 = euro 75.000
Osserva – Si osservi che la proposta per il 2026 non gode della riduzione, e quindi resta ferma a euro 83.000.
4. La riduzione della proposta per il 2025 in presenza di eventi eccezionali
La proposta di concordato può essere ulteriormente ridotta nel 2025 se il contribuente ha subìto, prima dell’adesione, le conseguenze di eventi eccezionali che hanno comportato la sospensione dell’attività economica. Tali eventi vengono confermati dal D.M. del 28 aprile 2025 così come già stabiliti lo scorso anno dall’art. 4 del decreto MEF del 14 giugno 2024:
- Eventi calamitosi – Dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi degli artt. 7, comma 1, lettera c), e 24, comma 1, del D.Lgs. 1/2018.
- Altri eventi straordinari, quali danni ai locali destinati all’attività che abbiano comportato l’inagibilità totale o parziale degli stessi; danni alle scorte di magazzino, tali da comportare l’interruzione del ciclo produttivo; il mancato esercizio dell’attività a causa dell’impossibilità di accedere ai locali per cause esterne e la sospensione dell’attività dovuta alla cessazione dell’attività di un cliente principale, a causa di eventi straordinari.
- Sospensione dell’attività comunicata alla Camera di commercio.
- Sospensione dell’attività professionale comunicata all’ordine o alla cassa previdenziale di riferimento o agli enti previdenziali.
La circostanza che sia intervenuto un evento eccezionale nel 2025, prima dell’adesione al concordato, deve essere riportata nel modello CPB, al rigo P03 (si tratta di autocertificazione rilasciata ai sensi del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000); a seconda della durata della sospensione dell’attività, si otterrà una corrispondente riduzione della proposta di concordato per il 2025:
- Riduzione del 10% in caso di sospensione tra 30 e 60 giorni, codice 1.
- Riduzione del 20% in caso di sospensione oltre 60 giorni ed entro 120 giorni, codice 2.
- Riduzione del 30% in caso di sospensione di durata superiore ai 120 giorni, codice 3.
5. Adesione al Concordato Preventivo Biennale e revoca
Modalità di adesione
Con il provvedimento ADE n. 195422/2025 sono state definite le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati relativi al concordato. Tale provvedimento stabilisce che per il biennio 2025-2026 il contribuente può aderire al CPB in due modi:
- trasmettere l’intera dichiarazione, allegando il modello CPB al modello ISA;
- inviare solo il modello CPB, congiuntamente al frontespizio dei modelli REDDITI 2025, indicando il codice “1” nella casella “Comunicazione CPB”.
Revoca dell’adesione
A partire da quest’anno vengono altresì stabilite precise modalità per l’espressione della revoca dell’adesione, che può essere comunicata entro il termine previsto per l’adesione stessa, inviando nuovamente il modello CPB compilato solo nei campi “Codice ISA”, “Codice attività” e “Tipologia di reddito”. La comunicazione deve avvenire insieme al frontespizio dei modelli REDDITI 2025, indicando il codice “2” nella casella “Comunicazione CPB”.
Osserva – Si osservi che, per quanto riguarda la revoca, il provvedimento richiamato – punto 4.2 – prevede che: “La revoca … può essere effettuata esclusivamente con modalità autonoma per via telematica congiuntamente al frontespizio dei modelli REDDITI 2025”.
Aspetti da attenzionare
Due sono gli aspetti da attenzionare:
- il primo riguarda il termine (di adesione e di revoca), normativamente ancora fermo al 31 luglio 2025, ma che sarò portato dal decreto correttivo ancora in corso di ufficializzazione al 30 settembre. Quindi, per quanto il modello Redditi possa essere trasmesso entro il 31 ottobre, è solo entro il 30 settembre (ora 31/07) che potranno essere assunte le decisioni in merito al concordato, e sempre entro la stessa data sarà possibile cambiare idea, revocando l’adesione.
- il secondo aspetto riguarda appunto le modalità di revoca, che il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate prevede solo per il tramite dell’invio separato del modello CPB compilato come già sovra descritto, e non mediante CPB allegato ai Redditi.
In conclusione, il quadro risulta a tutt’oggi non del tutto chiaro: la norma prevede il termine del 31 luglio per il CPB, termine del quale è annunciato lo spostamento, ma solo al 30 settembre, e la procedura di revoca pare ancorata all’invio separato, modalità che potrebbe comportare alcune criticità operative.