A Tokyo il grattacielo più alto del mondo, in legno

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Sarà il grattacielo più alto del mondo e sarà realizzato interamente in legno. Questa l’intenzione dell’azienda giapponese Sumitomo Forestry: un edificio di 350 metri e 70 piani, una sfida per l’architettura e per l’ambiente.

Il mondo delle costruzioni è sempre più attento all’utilizzo di materiali naturali, e il governo giapponese spinge da parecchi anni l’uso del legno, tanto da obbligare con una legge a costruire con questo materiale gli edifici fino a un massimo di 3 piani.

Un portavoce della Sumitomo Forestry ha detto che il progetto W350 (questo il suo nome) è un esempio di sviluppo urbanistico “gentile” verso il genere umano, in grado di ri-trasformare le città in foreste.

La nuova costruzione sarà principalmente in legno, con solo il 10% di acciaio utilizzato in maniera ibrida per costruire l’intelaiatura di sostegno principale in modo che sia sufficientemente elastica per compensare i rischi di un territorio ad alta sismicità. Ovviamente gli interni saranno interamente in legno e, grazie al rendering diffuso dallo studio Nikken Sekkei, gli spazi saranno pieni di luce e con grandi terrazze atte ad ospitare un gran numero di piante.

Il costo dell’operazione sarà più del doppio rispetto a un edificio tradizionale (circa 4 miliardi e mezzo di euro) ma l’azienda conta di abbattere i costi in corso d’opera grazie all’avanzare delle tecnologie di costruzione.

A Milano esiste già il Bosco Verticale dello Studio Boeri, primo grattacielo super premiato per aver inserito legno, alberi e piante nella struttura ma esistono esempi di eccellenza anche in altre parti del mondo, come a Chicago la River Beech Tower alta 244 metri e una residenza per studenti a Vancouver alta 53 metri.

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